mercoledì 27 marzo 2024

Centenaro, dalla Preistoria a oggi l'ultima fatica di Claudio Gallini

 

Da Libertà del 27 marzo 2024 articolo di Nadia Plucani

 

Centenaro, tutta un'altra storia, l'ultima fatica di Claudio Gallini autore piacentino ma con le radici in alta val Nure in particolare nelle circoscrizioni di Groppallo e Centenaro

Centenaro dalla preistoria a oggi l’ultima fatica di Claudio Gallini

Racconta la frazione di Ferriere l'11esimo libro che lo scrittore dedica alle sue radici montane. «Malato agli occhi, forse smetto» 

L'autore piacentino Claudio Gallini ha dato alle stampe l’undicesima pubblicazione dedicata alle sue radici montane. “Centenaro, tutta un'altra storia” è l'ultimo volume di Gallini, edito dalle Edizioni Tip.Le.Co. di Piacenza: 448 pagine in cui lo scrittore ripercorre, dalla preistoria ai nostri giorni, la storia del comprensorio di Centenaro, restituendo al lettore una summa di tutte le fonti edite e inedite. 

Lo si può trovare nelle edicole di Ferriere e di Bettola. 

Gallini, classe 1976, è perito industriale e studioso delle sue radici, profondamente affondate in Alta Valnure, in particolare nei territori di Groppallo di Farini e a Centenaro di Ferriere. 

Nel volume propone una dettagliata visione della vita montana grazie ad un'approfondita analisi degli estimi rurali voluti dal casato farnesiano tra Cinquecento e Seicento e alla meticolosa decifratura delle antiche visite pastorali dal secolo XVI sino a sfiorare i giorni nostri. 

Ha inoltre riservato un paragrafo finale al caratteristico dialetto del territorio centenarese con un piccolo dizionario. 

Il lettore che ha legami con questo territorio potrà inoltre ritrovare i propri avi grazie alla precisa trascrizione di tre interi censimenti parrocchiali tra Settecento e Ottocento. 

Il volume rappresenta l'ultima fatica di Gallini, nel senso più concreto del termine. «Possiamo chiamarla proprio cosi - dice l'autore - perché da una parte sarà verosimilmente I'ultima, perlomeno così massiccia, e altresì per il fatto che il suo compimento è stato per me un grande sforzo sotto tanti aspetti». 

Dal gennaio 2022 Gallini è infatti afflitto da maculopatia, una patologia della vista che gli ha danneggiato irrimediabilmente l’occhio destro. L'incedere della malattia sta colpendo anche il sinistro. «E’ una patologia che ti cambia la vita - commenta - e toglie la possibilità di leggere se non a caratteri cubitali e la possibilità di riconoscere e vedere le persone come un tempo».

L'afflizione è lo stato d’animo che Gallini sta vivendo, ma la passione per la sua terra e più forte. Per questo con tenacia ha portato a termine il lavoro, con l'aiuto della moglie Stefania che lo ha supportato nelle fasi finali di correzione. E' stata una sfida con se stesso. Ora lancia un messaggio. «Non cerco alcuna compassione o pietà - afferma Gallini -; mi piacerebbe al contrario sensibilizzare i lettori di Libertà alla prevenzione sulla vista dicendo di fare e Seicento almeno una visita l'anno per diagnosticare in tempo patologie complesse come la mia. Se presa in tempo la maculopatia si può rallentare; non si può fermare, ma si può frenare il suo avanzare». Ad una fatica se ne affianca un’ulteriore, quella dei costi di stampa lievitati e, riferisce Gallini, «scarso supporto anche da parte di chi è sempre stato sensibile a sostenere la valorizzazione dei nostri territori». 

Il volume è impreziosito dalla copertina a firma dell’artista centenarese d’adozione Maurizio Gobbato con la rappresentazione dell’antica Pieve di Centenaro in stile Stefano Bruzzi, pittore groppallino che ha da sempre affascinato Gobbato. 




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